Diritti linguistici in Friuli e in Catalogna
Si presenta un articolo in lingua catalana e italiana sull’incontro “I diritti linguistici in Europa e in Friuli”, tenutosi a Udine il 7 luglio 2021, alle 17, sotto la Loggia del Lionello.
Si presenta un articolo in lingua catalana e italiana sull’incontro “I diritti linguistici in Europa e in Friuli”, tenutosi a Udine il 7 luglio 2021, alle 17, sotto la Loggia del Lionello.
La decisione della magistratura scozzese di disattendere la richiesta di estradizione della consigliera Clara Ponsatí, richiesta dal giudice della Corte Suprema, aggiunge un altro tassello alla battaglia dell’indipendentismo contro la giustizia spagnola
La Commissione vuole che “la smettano di chiedere ai politici catalani di rinunciare alle loro opinioni” in cambio della libertà vigilata. La risoluzione chiede il ritiro delle richieste di estradizione e la riforma del reato di sedizione.
La persecuzione dell’indipendentismo da parte dello stato spagnolo è arrivato all’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) grazie all’Assemblea Nacional de Catalunya (ANC, associazione indipendentista della società civile catalana, ndt).
In questa intervista, l’avvocato spiega la strategia affinché possano riacquistare la loro immunità in pochi mesi e possano tornare in Catalogna “entro un periodo ragionevole”
Il quotidiano The New York Times ha affermato che il voto sul ritiro dell’immunità contro Carles Puigdemont, Clara Ponsatí e Toni Comín ha “diviso” il Parlamento Europeo, e che nella camera legislativa comunitaria rincresce l’aver creato un precedente per agire contro europarlamentari a seconda della politica che essi fanno.
La domanda, cruda, è se un problema politico così trascendentale può essere risolto con la violenza o se bisogna articolare una soluzione politica per chiudere la questione una volta per tutte.
A febbraio la Spagna ha arrestato il rapper Pablo Hasél per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione, e la Russia ha umiliato l’Unione Europea, di cui la Spagna è membro, sottolineando la detenzione di prigionieri politici catalani nel paese.
Da oltre tre anni Carles Puigdemont vive in esilio a Bruxelles, nel
cuore dell’Europa. Da presidente della “Generalitat” di Catalogna
aveva sfidato Madrid organizzando il referendum del 1° ottobre del
2017 con l’idea di proclamare la Repubblica Catalana
Perché restarono zitti tutti quelli che ora criticano la sentenza del tribunale russo quando, violando i diritti umani e la stessa legge spagnola, la Corte Suprema della Spagna condannò i membri illegalmente deposti del governo catalano e una presidente del Parlamento catalano, nonché i leader della società civile catalana, a lunghe pene detentive nell’ottobre 2019?