Muore Aranda: “Affinché in tutto il regno si agisca e si insegni la lingua castigliana”

Muore Aranda: “Affinché in tutto il regno si agisca e si insegni la lingua castigliana”

 

Elnacional.cat – Marc Pons- Barcelona – 9 gennaio 2021

 

Il 9 gennaio 1798, 223 anni fa, moriva a Èpila (Aragona) Pedro Pablo Abarca de Bolea y Ximenez de Urrea, conte di Aranda, che nel corso della sua vita era stato ministro plenipotenziario del re Carlo III (quarto monarca della stirpe borbonica spagnola). Aranda, nato a Siétamo (Aragona) nel 1719, considerato uno dei massimi esponenti del preteso illuminismo spagnolo, sarà quello che, tra l’altro, promulgherà la Carta Reale (real cédula) del 1768  “affinché in tutto il regno si agisca e si insegni la lingua castigliana”; e anche quello che nel 1773, ordinerà la deforestazione della zona dei Monegros aragonesi, fino ad allora il più grande bosco di querce di Europa.

I decreti di Nuova Pianta (1717), imposti dopo l’occupazione borbonica del 1714, avevano vietato l’uso pubblico del catalano. Nell’ambito dell’istruzione questa misura interessò, sostanzialmente, l’istruzione superiore (nella nuova e unica Università di Cervera – le altre Università furono clausurate – era vietato usare il catalano a insegnanti e studenti, addirittura nelle conversazioni informali). Ma, invece, per l’istruzione primaria, c’era un buio legale che consentiva, in forma semi-clandestina, l’uso della lingua del nostro Paese. Con la Real Cédula, Aranda pretendeva sradicare totalmente la lingua catalana in tutti i livelli di istruzione, in un paese dove il 90% della popolazione non conosceva il castigliano.

Aranda, diventò anche tristemente famoso per le sue politiche agrarie presuntamente illuminate. I Fueros di Aragona (specie di leggi “autonome”), liquidati a sangue e fuoco dal regime borbonico nel 1707, proteggevano i Monegros, un bosco di uso comune che era la più grande massa forestale di querce di Europa.  Aranda ordinò la privatizzazione e la deforestazione dei Monegros, per trasformarli in terre coltivate a cereali. Quel provvedimento non solo rovinò l’economia della zona (i Monegros erano i pascoli invernali dei potenti allevamenti di bestiame aragonesi); ma fece precipitare l’erosione e la desertificazione del territorio.

            * traduzione  Àngels Fita – AncItalia

https://www.elnacional.cat/ca/efemerides/marc-pons-mor-aranda_571980_102.html

 

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