L’Esercito borbonico occupa Tortosa
Elnacional.cat – Marc Pons

Barcelona, giovedì 8 luglio 2021
Il giorno 8 luglio del 1708, 313 anni fa, nel contesto della guerra di successione spagnola (1705-1715), l’esercito borbonico franco-castigliano, comandato da Filippo d’Orléans (cugino di Filippo V, primo borbone ispanico) e da James Fitz-James Stuart, duca di Berwick, costrinse la città di Tortosa alla capitolazione dopo un assedio di trenta giorni.
L’esercito borbonico era composto da 40.000 soldati delle corone di Castiglia e di Francia, e la resistenza austriacista era composta da 5.000 uomini riuniti dalla Colonnella* di Tortosa, comandata dal procuratore capo della città, l’equivalente del sindaco, Ignasi Minguella, l’esercito della Generalitat, comandato dal tenente colonnello Francesc Montagut e da un reggimento di truppe inglesi al comando del generale Jones.
* Le principali città della Catalogna avevano milizie urbane composte da cittadini militarizzati provenienti da diverse corporazioni di mestieri. Queste milizie erano raggruppate in battaglioni, che allo stesso tempo erano governati da un colonnello. Le Colonnelle più importanti sono la Colonnella di Barcellona, quella di Tortosa, quella di Lleida, quella di Girona e quella di Tarragona. Ciascuna di queste Colonnelle era composta da diversi battaglioni e ciascuno di questi battaglioni riceveva la protezione di un santo cattolico che vegliava su tutti i membri del battaglione che entravano in battaglia. Avevano sotto la loro responsabilità diversi edifici che dovevano proteggere: edifici di natura economica, civile o religiosa.
Dopo l’occupazione della città, Filippo V ordinerà la distruzione di un intero quartiere (“Raval de Remolins) – il distretto commerciale della città – e ordinerà anche di seminare la terra con il sale, a titolo di castigo simbolico che pretendeva di lanciare il messaggio inequivocabile che la città di Tortosa non sarebbe mai più tornata ad essere quella che era stata.
Una parte importante degli abitanti del quartiere demolito si recò al delta del fiume Ebro, allora luogo vergine e disabitato, e si insediarono su una piccola duna al centro di quello spazio. Quegli abitanti di Remolins, sfrattati dal regime borbonico, sarebbero stati i primi coloni del Delta e i primi contadini a ripianare le terre e a coltivare i primi poderi.
* traduzione Àngels Fita – AncItalia
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