L’universo di estrema destra

L’universo di estrema destra che alimenta le proteste degli ultra a Madrid

 

Vox usa un satellite chiamato Revuelta per chiamare le mobilitazioni, a cui si sono aggiunti influencer, media e tutto ciò che proviene dalle organizzazioni di estrema destra

 

MADRID, 07/11/2023.- Altercados tras la manifestación convocada contra la amnistía, este martes frente a la sede del PSOE en Ferraz, en Madrid. EFE/Daniel González

 

Vilaweb.cat – Redazione – 08.11.2023

 

La via Ferraz a Madrid, dove ha la sede il PSOE, è diventata il cuore della bestia. L’estrema destra spagnola indetta proteste quotidianamente per sfogare la sua furia contro l’amnistia e le trattative con i partiti indipendentisti. Ai raduni, prima che degenerino in rivolte e cariche della polizia, si vedono simboli fascisti e saluti romani e si sentono cori franchisti, razzisti e omofobi. Ma chi c’è dietro tutto questo?

 

Il partito di estrema destra Vox se ne è lavato le mani, ma è innegabile che sia strettamente collegato a tutto ciò. In effetti, Santiago Abascal e alcuni altri leader si sono lasciati vedere da Ferraz. Revuelta, un’organizzazione apparentemente giovanile con solo poche settimane di vita, è stata il catalizzatore delle proteste. Questo ente è l’ennesimo satellite di Vox – come “Barrios Seguros” e “Solidaridad”, per esempio – che cerca di articolare mobilitazioni con la volontà di farle apparire spontanee, cioè, della società civile e senza legami organici con l’estrema destra.

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Ma “Revuelta” è Vox. L’organizzazione, infatti, è apparsa in pubblico due settimane fa in una manifestazione contro l’amnistia nella “Plaza de Colón” a Madrid. L’evento, al quale hanno partecipato i vertici di Vox, è stato organizzato dalla Fondazione per la Difesa della Nazione Spagnola (Danaes), di cui Santiago Abascal è membro del patronato.

 

“Revuelta” si autodefinisce un movimento giovanile che riunisce diverse associazioni, ma nel manifesto fondativo non specifica quali siano. Ora, guardando il contenuto del sito, si vede che si tratta dell’erede di “Plataforma 711” (il numero si riferisce all’anno dell’invasione musulmana della penisola iberica), un vecchio negozio spagnolo online di abbigliamento diventato poi un tentativo fallito di Vox di creare un movimento studentesco.

 

Il volto pubblico di “Revuelta” è César Enrique Pintado Planell, un giovane di Valladolid che funge da portavoce dell’organizzazione. “Con i separatisti al governo, con l’agenda globalista 2030 in corso e una crisi demografica e migratoria in pieno svolgimento, non abbiamo tempo da perdere. È giunto il momento per i patrioti. Viva la Spagna!” dichiarò nella piazza di Colón.

 

Pintado è anche il fondatore di Herqles, un canale di disinformazione estremista che funge da portavoce della propaganda Vox. Sul social X ha più di 75.000 follower e su Telegram più di 35.000. Nei giorni scorsi, Herqles ha invitato a manifestare a Ferraz e ha ripubblicato numerosi video e immagini delle proteste.

 

Non tutto il potere di convocazione è toccato a “Revuelta”. L’organizzazione è appena alle prime armi sui social media – anche se ha già più di 15.000 follower su X – ma ha avuto il sostegno di molte cariche importanti di Vox e influencer di estrema destra come “Wall Street Wolverine”, “Capitán Bitcoin”, “Luis del Pino”, “Alberto Caliu” e “Arturo Villa”, tra molti altri.

 

Gli appelli sono stati alimentati anche da media ultra come “La Gaceta de la Iberosfera”, che dipende da Disenso – la fondazione Vox –; “Estado de Alarma TV (EDATV)”, diretto dal propagandista ed ex giornalista di “El Mundo” Javier Negre; e “Ok Diario”, di proprietà di Eduardo Inda. Tutti hanno fatto una copertura in diretta delle proteste e delle sommosse.

 

Hanno partecipato anche attivisti dell’estrema destra e della disinformazione, come Vito Quiles e Alvise Pérez – più di 600.000 follower su Instagram e più di 300.000 su Telegram – che è stato consigliere di Ciudadanos (n.d.t.: partito di destra ormai quasi scomparso) ed è stato condannato più volte per aver diffuso notizie false. Martedì, infatti, Pérez ha indetto una propria mobilitazione nel Parque del Oeste – vicino alla via Ferraz – con Dani Esteve, il volto visibile di Desokupa.

 

Alle proteste si sono aggiunti i partiti fascisti “Democracia Nacional”, la “Falange” – con volti noti, come Isabel Peralta -, “España 2000” e “Hacer Nación”; e organizzazioni neonaziste come “Bastión Frontal” e “Hogar Social Madrid”.

 

* traduzione  Àngels Fita – AncItalia

https://www.vilaweb.cat/noticies/univers-extrema-dreta-nodreix-protestes-ultres-madrid/

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