Il cattivo “karma” punisce il PSOE
Più i giorni passano, più appare chiaro che il PSOE commise un errore storico quando, di fronte alla proposta politica dell’indipendentismo catalano, si piegò al fascismo violando le regole elementari della convivenza democratica.

Vilaweb.cat– Vicent Partal – Editorial – 08.11.2023
Tutte le azioni passate di una persona, di un collettivo, di un gruppo, di un’istituzione, hanno la possibilità di diventare una “vendetta contro sé stessi”. Quando le azioni di una persona o di un gruppo hanno conseguenze negative, possono sempre ritorcersi contro di loro in un modo che può sembrare come se il passato si stesse vendicando. E questo è particolarmente vero quando hanno causato danni ad altri o sono stati moralmente discutibili. Gli ostacoli dovuti all’incoerenza, al rimorso, al senso di colpa o alle ripercussioni sociali o legali possono essere visti come conseguenze che una persona o un gruppo deve sopportare a seguito delle proprie azioni passate. Soprattutto se, per interesse oppure opportunismo, cambia improvvisamente le regole con cui ha governato tutta la sua vita e ciò in cui crede. Questo concetto è parte centrale e integrante di molte filosofie e sistemi di credenze, inclusa l’idea del karma.
Il karma è un concetto che deriva principalmente dall’induismo e dal buddismo e si riferisce a quella che potremmo chiamare la legge di causa ed effetto. Secondo questa legge, ogni azione intenzionale (buona o cattiva) che qualcuno compie in un dato momento genererà una forza che ritornerà a lui ad un certo punto positivamente o negativamente, a seconda della natura dell’azione intrapresa. Secondo le filosofie che credono nel karma, quando qualcuno commette azioni dannose, egoistiche o cattive per gli altri, si genera un’energia negativa che prima o poi influenzerà la sua vita e si manifesterà sotto forma di sfortuna, difficoltà o qualsiasi altro tipo di retribuzione negativa.
Misticismo a parte, penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che se, consapevolmente, ad un certo punto infrangi il tuo codice etico per un interesse particolare, è probabile che in un futuro più o meno immediato questa azione incoerente che hai intrapreso si trasformerà contro di te e ti causerà problemi, come sta accadendo proprio adesso al PSOE con il Commissario Reynders.
Come forse già saprete, ieri il commissario alla Giustizia dell’Unione europea, il controverso Didier Reynders, ha inviato una lettera a Pedro Sánchez, in cui esprimeva preoccupazione per l’amnistia e chiedeva spiegazioni al governo spagnolo. Come tante cose di questi tempi – la dichiarazione del Consiglio Superiore della Magistratura spagnolo, per esempio – questa azione è incomprensibile dal punto di vista procedurale e irrispettosa dal punto di vista democratico. Come si possono chiedere spiegazioni su qualcosa che ancora non esiste?
Ma questa mossa è soprattutto un’ulteriore pressione e fa parte del modello applicato contro l’indipendenza catalana che ora viene utilizzato contro il PSOE. Reynders, che ha già organizzato una manciata di scandali legati al portafoglio catalano, si è semplicemente lasciato strumentalizzare da Vox, dal PP e dai residui di Ciudadanos. Questa azione non va oltre, ma serve ad amplificare molto lo scandalo, a suscitare titoli allarmistici, a mettere alle strette politicamente i socialisti e a fornire argomenti alle milizie giuridiche, alle squadre giudiziarie che cercheranno di impedire al potere legislativo di agire liberamente riguardo all’amnistia. Cercheranno di impedire il funzionamento regolare della democrazia.
Ma il fatto è che a Bruxelles abbiamo assistito a non poche pressioni. giochi sporchi e poco edificanti come questo nel corso di questa legislatura. Non solo contro gli europarlamentari in esilio di Junts, ma anche contro quelli di ERC, Diana Riba e Jordi Solé. E sapete? In molti casi sono stati perpetrati da socialisti come Iratxe García e Javier Aguilar, con il sostegno entusiasta e cameratesco dei deputati di Vox, PP e Ciudadanos. Sì, dagli stessi che ora restituiscono karma negativo a Pedro Sánchez.
Con il passare dei giorni, sono sicuro che diventerà sempre più chiaro che il PSOE commise un errore storico e forse irreparabile quando, di fronte alla proposta politica dell’indipendentismo catalano – e solo perché sono più nazionalisti spagnoli che democratici -, si inclinò verso il fascismo violando le regole basilari ed elementari della convivenza democratica. Alcuni – io stesso in due articoli, che già nel 2014 scatenarono la furia nella sede del PSC e che sono molto orgoglioso di aver scritto – li avevamo avvertiti che tutto questo sarebbe accaduto se avessero intrapreso quella strada.
Non vollero ascoltare niente e nessuno e ora lo stanno pagando caro.
Ma, ehi!, dopo il referendum del Primo Ottobre 2017, non è più un problema mio né nostro. Si arrangino e non importa se affogheranno nelle contraddizioni. Perché si sono guadagnati caparbiamente la loro sfortuna e quella del loro Paese.
* traduzione Àngels Fita – AncItalia
https://www.vilaweb.cat/noticies/el-mal-karma-castiga-al-psoe/