Il Parlamento Europeo chiede alla Spagna un’indagine “completa, equa ed efficace” sul Catalangate
Gli europarlamentari chiedono di fare chiarezza sullo spionaggio dei 65 spiati indipendentisti, compresi i 47 che il CNI (servizi segreti spagnoli) non riconosce

El Nacional.cat – 15 giugno 2023 Marta Sánchez Iranzo
Il Parlamento Europeo ribadisce la richiesta alla Spagna di svolgere un’indagine “completa, equa ed efficace” sui casi di spionaggio, come il Catalangate. Gli eurodeputati, nella plenaria di questo giovedì, hanno dato il via libera alle raccomandazioni predisposte dalla commissione che da un anno e mezzo affronta casi di spionaggio con software come Pegasus in Ue, con 411 voti a favore; 97 contrari e 37 astenuti. Nella sezione sulle raccomandazioni per la Spagna, gli europarlamentari chiedono alle autorità di chiarire lo spionaggio dei 65 leader indipendentisti che sono stati spiati, compresi i 47 che non sono stati riconosciuti dal CNI. Il testo esorta inoltre lo Stato a cooperare con i tribunali per dare alle vittime “risarcimento legale” e per garantire che ci siano “indagini giudiziarie imparziali”, che siano svolte senza indugio e con risorse sufficienti.
Due tipi di spionaggio in Spagna
Il rapporto elenca cinque raccomandazioni dell’Europarlamento alle autorità spagnole, tra cui la richiesta di avviare la riforma del quadro giuridico del CNI (servizi segreti spagnoli), nonché di aggiungere Europol alle indagini perché fornisca “la sua competenza tecnica”. A parte le raccomandazioni per la Spagna, il documento include riferimenti al Catalangate, anche se solo in un paragrafo in cui spiega i fatti rivelati. Quindi, il rapporto sottolinea che secondo la ricerca di CitizenLab, in Spagna si verificano due tipi di spionaggio, uno per i membri del governo spagnolo e un altro per l’indipendentismo catalana. Per quanto riguarda quest’ultimo, indica che le autorità spagnole hanno spiato 18 persone, mentre riferiscono che “c’è poca chiarezza” con le altre 47 persone rivelate da CitizenLab.
E tuttavia, il rapporto condanna fermamente lo spionaggio dei governi e delle istituzioni degli Stati membri nei confronti di membri dell’opposizione, giudici, pubblici ministeri, avvocati e giornalisti, tra gli altri. A questo proposito, gli europarlamentari notano con “grande preoccupazione” che il quadro di governance dell’Ue è “inadeguato” per rispondere agli “attacchi alla democrazia, ai diritti fondamentali e allo stato di diritto” che lo spionaggio comporta.
Mancanza di collaborazione da parte dei governi, del Consiglio e della Commissione europea
Nella sessione plenaria di questo giovedì, l’Europarlamento ha anche espresso la sua preoccupazione per la “riluttanza” mostrata dagli Stati membri a indagare sullo spionaggio e rileva una “lenta progressione e mancanza di trasparenza nelle indagini giudiziarie” sull’abuso da parte dei governi di questo spyware. Inoltre, gli europarlamentari deplorano la mancanza di cooperazione sia da parte dei governi statali che del Consiglio e della Commissione europea. “Né gli Stati membri né il Consiglio né la Commissione sembrano interessati a massimizzare gli sforzi per indagare a fondo sugli abusi nello spionaggio”, hanno criticato.
Nella votazione, gli europarlamentari hanno anche bocciato la proposta per una moratoria sull’uso dello spyware mentre si stabilisce un regolamento, iniziativa che faceva parte di un emendamento presentato dai Verdi. Un’altra delle misure che è stata respinta è stato il tentativo di Vox di definire gli eventi del 2017 un “colpo di stato” e di mettere in discussione la ricerca di CitizenLab. Con cinque emendamenti, Vox pretendeva di ridimensionare le richieste dell’Europarlamento per dare accesso alle 18 vittime riconosciute le autorizzazioni giudiziarie e sopprimere la richiesta di riforma del CNI (servizi segreti spagnoli) oltre all’invito ad aggiungere Europol nelle indagini.
* traduzione : Àngels Fita – AncItalia