L’Assemblea riunisce dignitari di popoli e nazioni senza stato di tutto il mondo

L’Assemblea riunisce dignitari di popoli e nazioni senza stato di tutto il mondo in un evento sull’autodeterminazione e l’indipendenza a Barcellona

 

 

PUBBLICATO NEL 20/04/2023

 

 

La sala principale della “Casa di Convalescenza”, nel complesso architettonico dell’Ospedale di Sant Pau (San Paolo) di Barcellona, ​​ha ospitato un evento sull’autodeterminazione e l’indipendenza, che ha avuto il contributo dell’esperienza e competenze di membri dell’UNPO con la presenza di autorità da tutto il mondo.

 

L’UNPO (Organizzazione delle Nazioni e dei Popoli non Rappresentati) tiene per la prima volta la sua Assemblea Generale Ordinaria in Catalogna, con l’Assemblea come ospitante. L’indipendentismo  catalano ha approfittato di questo incontro per affermarsi come movimento politico con una rete e un’influenza internazionali.

 

Cogliendo l’occasione della presenza dei membri di questa organizzazione internazionale a Barcellona, ​​​​l’Assemblea nazionale catalana ha organizzato una tavola rotonda sull’autodeterminazione e l’indipendenza nella sala principale della “Casa di Convalescenza”, nel complesso architettonico dell’Ospedale di Sant Pau a Barcellona. L’evento ha accolto più di un centinaio di persone, e ha potuto contare con l’esperienza di membri e dignitari dell’UNPO di tutto il mondo, inoltre è stata inclusa la presentazione di un rapporto sui movimenti indipendentisti e la comunità internazionale da parte dei membri del Catalonia Global Institute. All’evento hanno partecipato personalità come Joan Ridao, direttore dell’Istituto di studi sull’autogoverno, Xavier Ramos, vicerettore di economia presso l’UAB, Jordi Garell, direttore di CIEMEN e Agustí Colomines, presidente dell’UB Josep Termes, tra gli altri.

La presidente dell’Assemblea, Dolors Feliu, ha dato il benvenuto e ringraziato i relatori e gli spettatori per la loro partecipazione, ed ha espresso che “Le minoranze devono restare unite e mostrarsi solidali l’una con l’altra. Ogni nazione ha le sue particolarità, ma i problemi in gioco sono gli stessi. È una questione di democrazia, diritti umani, giustizia e libertà”.

I relatori dell’evento sono stati il ​​presidente del World Uyghur Congress, Dolkun Isa; l’ex ministro degli Esteri del Somaliland e presidente dell’UNPO, Edna Adan Ismail; la presidente del World Sindhi Congress e vicepresidente dell’UNPO Rubina Greenwood; oltre a Taimoor Aliassi, membro della Kurdistan Human Rights Association – Ginevra.

Adan, presidente dell’UNPO, ha espresso la sua gratitudine per l’invito e ha dichiarato: “Un Paese può nascere solo una volta. Il mio paese era il 12° stato africano indipendente, ma gli attuali 42 paesi africani, molti dei quali erano ancora sotto dominio coloniale quando siamo diventati indipendenti, ora non ci riconoscono […] La Somalia, che è stata la causa della nostra distruzione, è stato autorizzato a rappresentarci. Ci chiediamo in quale altra parte del mondo l’autore del reato abbia avuto l’autorità di rappresentare la sua vittima”.

L’evento è stato moderato da Josep Alay, PhD in Scienze, Fisica e Storia Contemporanea e direttore dell’ufficio del Presidente Carles Puigdemont. Inoltre, durante l’evento, il presidente del Catalonia Global Institute, Abel Riu, insieme a Daniel Roldan, caporedattore del Catalonia Global Institute, hanno presentato il loro nuovo rapporto: Movimenti secessionisti e impegno internazionale: uno studio comparato.

Se non siete riusciti a partecipare all’evento, potete recuperare la diretta in inglese in questo link , e molto presto sarà disponibile con i sottotitoli in catalano.

L’UNPO terrà la sua Assemblea Generale Ordinaria venerdì 21 e sabato 22 aprile e rimarranno a Barcellona fino a domenica 23, durante la quale i membri parteciperanno alla Giornata di Sant Jordi (la festa dei libri e delle rose) e sarà organizzato un ricevimento presso lo stand dell’Assemblea alle 13h. con la presidente Dolors Feliu.

L’UNPO e l’Assemblea

L’Assemblea è membro dell’UNPO dal 2018, nell’ambito della sua strategia internazionale per diffondere la causa catalana, la lotta per il diritto all’autodeterminazione e la denuncia degli abusi dello Stato spagnolo nei confronti del movimento indipendentista. Le collaborazioni con l’UNPO hanno avuto molto successo negli ultimi anni, come la pubblicazione del rapporto Tools of Repression  “Strumenti di repressione” o la denuncia davanti ai Relatori Speciali delle Nazioni Unite che ha portato alla comunicazione che denunciava Catalangate e chiedeva spiegazioni e riparazioni allo stato spagnolo.

L’UNPO è un’organizzazione internazionale che mira a difendere il diritto all’autodeterminazione dei suoi oltre quaranta membri: popolazioni indigene, minoranze, stati non riconosciuti e territori occupati. Oltre alla Catalogna, tra gli oltre 40 membri ci sono nazioni come i tartari di Crimea, Biafra o Kabilia, tra gli altri.

 

* traduzione  Àngels Fita – AncItalia

https://assemblea.cat/lassemblea-uneix-a-dignataris-de-pobles-i-nacions-sense-estat-de-tot-el-mon-en-un-acte-sobre-autodeterminacio-i-independencia-a-barcelona/

 

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