Il comitato Pegasus dell’Eurocamera denuncia l’opacità dello Stato spagnolo

 

 

Il comitato Pegasus dell’Eurocamera denuncia l’opacità dello Stato spagnolo e l’abuso giudiziario che hanno subito gli indipendentisti  vittime del cyber-spionaggio

 

 

La Commissione d’inchiesta ha denunciato che non esiste un’autorizzazione giudiziaria per la maggior parte delle vittime indipendentiste, e che non è nemmeno chiaro se sia stata correttamente applicata per le 18 vittime che lo Stato ha riconosciuto. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a  conclusione del  viaggio-inchiesta a Madrid, dove la Commissione Difesa spagnola li ha lasciati piantati in asso.

 

La commissione d’inchiesta del Parlamento europeo sullo spionaggio di Pegasus ha presentato questo pomeriggio  le conclusioni della sua missione investigativa in Spagna e ha osservato che finora esiste una sola autorizzazione del tribunale per 18 delle 65 vittime conosciute e che la sicurezza nazionale è stata usata come scusa per non divulgare informazioni.

L’eurodeputata e relatrice della commissione d’inchiesta, Sophie In’t Veld, ha affermato che le vittime dello spionaggio sono intrappolate nel sistema, e che la definizione spagnola di sicurezza nazionale è troppo ampia. Per tutto questo ha chiesto alle autorità spagnole di restringere la definizione di sicurezza nazionale, aumentare la trasparenza e rafforzare i diritti delle vittime di spionaggio. In’t Veld ha anche rimarcato che lo spionaggio dura da anni, e che “se davvero ci fosse stata una minaccia imminente alla sicurezza nazionale, sarebbero già stati avviati dei procedimenti penali, cosa non avvenuta”.

In tal senso, il presidente del Comitato, Jeroen Lenaers, ha denunciato che i procedimenti giudiziari si trascinano a lungo senza che accada nulla, e che le vittime ritengono che non vi sia stata un’indagine imparziale e neutrale. Le vittime di spyware meritano più informazioni e trasparenza, ha affermato. Inoltre, sia lui che In’t Veld hanno sottolineato l’importanza che Europol potrebbe svolgere nel fornire prove forensi agli Stati membri per far progredire le indagini e aiutare le vittime.

I membri della Commissione hanno intervistato vari esperti e alcune vittime, ma hanno tralasciato le persone colpite della società civile. Inoltre, lo Stato ha fatto in modo che gli incontri avessero un impatto sminuito dalla giornata festiva nella Comunità di Madrid e dalla mozione di censura di Vox al Congresso dei Deputati. La Commissione Difesa spagnola, infatti, ha piantato in asso gli eurodeputati con la scusa di partecipare alla mozione (citata prima), dimostrando ancora una volta una mancanza di rispetto verso le istituzioni europee e dei diritti umani.

Riguardo alle critiche delle autorità spagnole sul rapporto di Citizen Lab riguardante il Catalangate, Sophie In’t Veld ha sottolineato che l’indagine è stata fatta con criteri accademici e “tutte le accuse sono state debitamente confutate”. Solo ieri il Dipartimento di Stato americano ha convalidato i rapporti di Citizen Lab sull’uso di Pegasus in Spagna contro l’indipendentismo catalano, di fronte agli incessanti tentativi delle autorità spagnole di screditarlo.

 

I membri del comitato PEGASUS  si sono incontrati con esperti e alcune vittime, ma hanno tralasciato i danneggiati  della società civile. Dall’Assemblea Nacional Catalana esprimiamo il nostro profondo disappunto per il fatto che non vi sia stata alcuna rappresentanza delle vittime della società civile, soprattutto perché nella comunicazione delle Nazioni Unite  sullo spionaggio con Pegasus è stato sottolineato che l’attacco contro le vittime civili è particolarmente preoccupante perché crea un effetto paralizzante sull’attivismo politico e sul diritto alla libertà di espressione e di riunione, nonché altre violazioni dei diritti delle minoranze e della loro effettiva partecipazione alla vita pubblica, che costituiscono un elemento essenziale nella definizione di un stato di diritto democratico e sociale.

La scorsa settimana, l’Assemblea Nacional Catalana ha inviato una lettera alla Commissione investigativa Pegasus  per denunciare il tentativo della Spagna di boicottare e ostacolare il viaggio della Commissione a Madrid, in una dichiarazione congiunta con Òmnium Cultural, Esquerra, Junts e CUP. Gli eurodeputati del Comitato hanno incontrato solo le vittime del governo catalano, che non rappresentano la piena diversità delle vittime catalane di Pegasus. Nella sola Assemblea Nazional Catalana ci sono state almeno sei vittime, tra cui gli ex presidenti Elisenda Paluzie e Jordi Sànchez.

 

Segreteria Nazionale

Assemblea Nazional Catalana

 

  • traduzione  AncItalia

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