L’ONU conclude che la Spagna ha violato i diritti politici dei leader indipendentisti
Ritiene che lo Stato spagnolo abbia violato il Patto internazionale sui diritti civili e politici quando sospese nel 2018 lo status di deputato di Junqueras, Rull, Turull e Romeva.
VilaWeb.cat -Redazione- 31.08.2022
Il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha espresso il parere in un documento che lo stato spagnolo ha violato i diritti politici di Oriol Junqueras, Raül Romeva, Josep Rull e Jordi Turull. La decisione del comitato risponde alla domanda che tutti e quattro i politici indipendentisti avevano presentato nel dicembre 2018, a seguito della sospensione dello status di deputato ottenuto alle elezioni del 21 dicembre 2017.
L’ONU afferma che la Spagna ha violato i diritti politici dei leader indipendentisti
Il giudice istruttore della Corte suprema spagnola Pablo Llarena impose questa sospensione in base alla legge di procedura penale, che prevede la sospensione dai pubblici uffici per l’accusa di ribellione. Tuttavia, tutti e quattro i leader indipendentisti non sono stati condannati per questo crimine, ma bensì per sedizione.
Pertanto, questa decisione, agli occhi dell’ONU, viola l’articolo 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici , che garantisce a tutti i cittadini il diritto a partecipare e accedere, in condizioni generali di uguaglianza, alle funzioni pubbliche. Dice che, senza entrare nel merito sul fatto se vi fossero prove sufficienti dell’esistenza di violenza – necessarie per imputare il reato di ribellione -, si deve tener conto che i politici chiesero ai cittadini di manifestare pacificamente e che esiste una presunzione in favore di considerare che le manifestazioni furono pacifiche. “Gli isolati atti di violenza da parte di alcuni partecipanti non dovrebbero essere attribuiti agli organizzatori o alla manifestazione in quanto tale”, argomentano.
Per tutto questo, la commissione conclude che la decisione non era né ragionevole né oggettiva: “Fu arbitraria in quanto non analizzava le circostanze individuali degli autori e non ci furono garanzie di imparzialità”, si legge nel testo.
Non è la prima dichiarazione rilasciata dal comitato. Nel 2019 il Gruppo di lavoro contro le detenzioni arbitrarie, dal quale dipende, aveva chiesto l’immediato rilascio di Junqueras, Jordi Sànchez, Romeva, Rull, Dolors Bassa, Joaquim Forn e Jordi Cuixart. Inoltre, il documento esortava il governo spagnolo a risarcirli e a svolgere un’indagine “esaustiva e indipendente” sul caso.
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