Paluzie approfitta di un forum delle Nazioni Unite per denunciare il CatalanGate

Paluzie approfitta di un forum delle Nazioni Unite per denunciare il CatalanGate

 

La sua critica alla Spagna genera la reazione dell’ambasciatore spagnolo in Austria

 

 

Foto: ACN

John McAulay   – ElNacional.cat-  Martedì 3 maggio 2022.

 

La presenza di Elisenda Paluzie alle Nazioni Unite e di gran beneficio alla causa catalana. La tutt’ora presidente dell’Assemblea Nazionale Catalana ha partecipato al Forum Regionale Europa e Asia Centrale 2022 delle Nazioni Unite, tenutosi a Vienna, lunedì e martedì, per denunciare gli abusi della Spagna contro il popolo catalano e il movimento indipendentista, che nelle ultime settimane si è evidenziato con la rivelazione dello scandalo CatalanGate . Secondo le informazioni condivise dal laboratorio di cybersecurity Citizen Lab, circa 60 personalità legate al movimento indipendentista sono state spiate per diversi anni al culmine del processo per l’indipendenza, presumibilmente dalle autorità spagnole e dal CNI, anche se finora lo hanno smentito.

 

Paluzie è intervenuta al Forum due volte. Nella prima occasione, interviene per denunciare come il CatalanGate abbia danneggiato  la propria organizzazione indipendentista: “Cinque membri della nostra organizzazione, incluso me, sono stati vittime del programma-espia Pegasus utilizzato dalle autorità spagnole per spiare massivamente l’indipendentismo catalano”. Nella seconda occasione, lo ha fatto per ricordare che lo Stato ha scelto di indagare su un movimento pacifico di dissenso politico. “La Spagna, insieme a Ungheria e Polonia, sono attualmente i paesi con gli unici casi di spionaggio di stato all’interno dell’Unione Europea e costituiscono un pericoloso precedente non solo per le minoranze in Europa, ma anche per le minoranze nazionali in tutto il mondo”, ha avvertito.

 

Inoltre, la presidente dell’Assemblea ha anche ricordato che l’articolo 2 della Dichiarazione del 1992 sui diritti delle persone che appartengono alle minoranze nazionali stabilisce che “tutti gli Stati devono adottare misure per garantire che le persone appartenenti a minoranze nazionali possano esercitare pienamente ed efficacemente tutti i loro fondamentali diritti umani, diritti senza discriminazioni o disuguaglianze”. Ha inoltre invitato le autorità delle Nazioni Unite a svolgere un ruolo più attivo nella protezione dei diritti civili e politici della minoranza nazionale catalana. Sono intervenuti anche altri membri della segreteria dell’Assemblea per denunciare la persecuzione di più di 3.300 attivisti di diverse organizzazioni, sempre pacifiche, da parte delle autorità spagnole.

 

Reazione dello Stato

 

Le forti denuncie di Paluzie non sono rimaste senza risposta. Durante la seduta, è intervenuta l’ambasciatrice spagnola in Austria, Cristina Jiménez de Muñana, per interpellare la presidente dell’ANC affermando che “i leader politici catalani furono giudicati e imprigionati in applicazione delle leggi spagnole, per aver infranto la legislazione”. Immediata è stata la risposta di Paluzie sottolineando che “nel 2019 il Gruppo di Lavoro per le Detenzioni Arbitrarie delle Nazioni Unite chiedeva la messa in libertà immediata dei prigionieri politici catalani poiché l’organizzazione di un referendum sull’autodeterminazione non è un reato secondo la legge spagnola, e che la reclusione comportava una violazione dei loro diritti”. Inoltre, ha anche denunciato le dichiarazioni della ministro della Difesa spagnola, Margarita Robles, che la scorsa settimana ha     giustificato lo spionaggio al movimento indipendentista.

 

* traduzione AncItalia

 

https://www.elnacional.cat/ca/politica/paluzie-aprofita-forum-nacions-unides-denunciar-catalangate_751446_102.html

 

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