Lettera all’Europa

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3 de març 2022

Lettera all’Europa

Miquel Strubell Trueta

 

Tutti mi vedono come una persona molto calma. E questo ovviamente non è grazie ai valori europei, anche se li accetto pienamente. Infatti, se guardi alla mia storia familiare, vedrai che ho sangue inglese, sangue tedesco, sangue catalano e un po’ di sangue italiano. Questo mi rende un buon candidato per essere un vero europeo. In effetti, i miei genitori possono rafforzare questa impressione perché mio padre ha combattuto nella seconda guerra mondiale contro i nazisti e la famiglia catalana di mia madre ha dovuto fuggire in esilio alla fine della guerra civile. Quindi  sono ulteriori prove di quello che dovrebbe essere un impegno estremamente fermo nei confronti dell’Europa.

Ma c’è un problema. E quel problema non è mio. È dell’Europa. Perché quattro anni fa, il Consiglio europeo, la Commissione europea e il Parlamento europeo, nel modo più vergognoso, hanno deluso milioni di catalani che aspirano a qualcosa di perfettamente legittimo, ovvero l’autodeterminazione. Ora, l’autodeterminazione non è un capriccio; è nel Patto internazionale sui diritti umani delle Nazioni Unite. Quindi, come puoi immaginare, il fatto che tutte e tre le organizzazioni dell’Unione europea abbiano deluso i catalani è per me – e oserei dire per milioni di altri – una vergognosa rinuncia ai valori europei sotto la pressione di ciò che può essere definito solo come un vero Stato prepotente, il regno di Spagna. In effetti, i catalani sono vittime del bullismo spagnolo da quasi quattro secoli.

Quando finirà, tutto questo? Quando l’Europa si sveglierà e diventerà ciò che molti di noi avevano sognato? Ricordatevi  che gli inglesi e gli olandesi hanno deluso la Catalogna nella Guerra dei Mietitori nel 17° secolo, conclusasi  con la divisione della Catalogna. Non si  può nemmeno dimenticare che il Trattato di Utrecht mutilò ulteriormente i paesi catalani e gli portò a un periodo di assoluta repressione in cui anche i coltelli da cucina dovettero essere incatenati al tavolo della cucina. E poi più avanti nel 20° secolo quando ancora una volta il non intervento di Inghilterra e Francia permise ai paesi dell’Asse, e in particolare agli italiani, di bombardare in modo spaventoso Barcellona e aprire la strada a quarant’anni di governo franchista contro il popolo catalano.

Quello che scrivo non è altro che il piccolo contributo di un singolo cittadino europeo che, come milioni di altri, vuole vedere il suo Paese liberato in modo che possa continuare a dare il suo contributo prezioso alla pace mondiale, come fece Pau Casals, nell’arte universale, come Joan Miró , e nel mondo della scienze e della tecnologia, come Josep Trueta. E spero che prima o poi si avveri.

Grazie per l’attenzione.

Palamós, 28 febbraio 2022

 

Miquel Strubell Trueta

* professore universitario, sociolinguista, tra i fondatori dell’Assemblea Nacional Catalana (ANC)

* traduzione  AncItalia

 

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