L’ANC avverte il Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa del legame tra CNI e 17-A
L’Assemblea ha informato 150 membri del Parlamento europeo del coinvolgimento del CNI negli attentati di Barcellona
Berto Sagrera ElNacional.cat Barcellona. Mercoledì 19 gennaio 2022.
Una comunicazione digitale. L’Assemblea Nazionale Catalana (ANC) ha informato i 150 membri delle commissioni per i diritti umani e la sicurezza del Parlamento europeo e dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa del possibile coinvolgimento del CNI (i servizi spagnoli) negli attentati di Barcellona e Cambrils nel 2017, soprattutto in termini di rapporti con l’Imam di Ripoll. L’Assamblea ha informato la scorsa settimana con una sorta di e-mail affermando che “lo scopo di questa comunicazione è esprimere preoccupazione per le nuove rivelazioni sul presunto ruolo delle autorità spagnole nell’attacco terroristico islamista del 17 agosto 2017 perpetrato a Barcellona, che ha ucciso 16 persone di otto nazionalità diverse (Australia, Belgio, USA, Canada, Germania, Portogallo, Spagna)”.
La comunicazione è stata resa pubblica questo mercoledì, “per il diritto alla verità delle vittime e di tutto il popolo catalano”. Nella missiva l’ANC precisa “malgrado gli sforzi fatti dai familiari delle vittime e anche da diverse associazioni catalane, fino ad oggi non si è potuto indagare sul coinvolgimento degli apparati di sicurezza spagnoli negli attentati, già che le autorità statali continuano a negare l’accesso a tutte le informazioni riservate”. L’Assemblea ha ricordato che, nonostante gli “indizi e prove esistenti, l’iniziativa dei partiti catalani di creare una commissione parlamentare d’inchiesta, nel marzo 2017, sugli attacchi e sui legami tra il CNI e la cellula terroristica è stata respinta da tutti i principali partiti politici spagnoli nel Parlamento di Madrid”.
La comunicazione digitale dell’ANC fatta pervenire ai membri del Parlamento Europeo e a quelli del Consiglio d’Europa sul vincolo del CNI con il 17-A / Assemblea
L’Assemblea ha criticato che “così facendo, tutti gli sforzi per chiarire questi tragici eventi continuano a essere bloccati”. “Si tratta infatti di una violazione al diritto alla verità dei parenti delle vittime e della società nel suo insieme, che costituisce un precedente molto pericoloso e allarmante in Europa in termini di diritti civili”. In questa linea la Conferenza dei capigruppo del Parlamento catalano ha concordato questo martedì di presentare una denuncia alla Procura per indagare sui fatti che emergono dalle dichiarazioni dell’ ex comissario José Manuel Villarejo, dove ha assicurato che l’intelligence spagnola non ha agito negli attentati per dare “un piccolo spavento in Catalogna”.
Infatti, l’ANC ha ricordato ai membri interpellati dalla suddetta comunicazione digitale che “Villarejo, attualmente indagato per gravi reati contro partiti politici e servizi segreti spagnoli, ha testimoniato davanti al gip che gli attentati terroristici del 2017 erano stati autorizzati dall’agenzia d’intelligence spagnola per ‘spaventare la Catalogna’ poche settimane prima del referendum sull’indipendenza del 1° ottobre”. Nonostante l’ente spagnolo taccia, l’ ex comissario ha nuovamente insistito su questo scenario : “Probabilmente, l’idea non era di provocare un attentato ma ben si di provocare una situazione ad alto rischio perché la Catalogna sentisse la necessità di protezione da parte dello Stato”.
E in fine, l’Assemblea ha fatto una rassegna stampa per mettere in rilievo che “la stampa spagnola e catalana fecce pubblico il ruolo del capo della cellula terroristica, Abdelbaki Es Satty, in quanto uomo vicino ai servizi secreti e anche informatore della polizia di Stato fino a poco prima degli attacchi terroristici “. “Allo stesso modo, vale la pena ricordare che l’ex ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel García Margallo, dichiaró pubblicamente un mese prima dell’attacco che ‘ a metà agosto ci saranno eventi in Catalogna‘”, ha aggiunto l’Assemblea nel messaggio inviato ai 150 membri sia del Parlamento europeo che del Consiglio d’Europa.
Questa iniziativa dell’ANC arriva una settimana dopo l’ offensiva in Europa di Junts, ERC ed EH Bildu (i due partiti indipendentisti catalani e quello basco) sulla questione. I deputati di questi gruppi hanno inviato lettere al commissario alla Giustizia Didider Reynders e a tutti i membri del Parlamento europeo denunciando il rifiuto delle autorità spagnole di indagare sulle circostanze dell’attacco del 17-A. Gli stessi diputati hanno invitato la Commissione europea e il Parlamento europeo, in qualità di garanti dei diritti fondamentali dei cittadini europei, a “indagare a fondo” sulle rivelazioni dell’ex commissario.
* traduzione AncItalia