Welt: Se l’Unione Europea riconosce l’indipendenza in Scozia, non sarà possibile fermare la Catalogna
elnacional.cat – Marta Sánchez–
Barcelona – Domenica, 4 luglio 2021
Il conflitto tra la Catalogna e la Spagna continua a risuonare sulla stampa internazionale. Secondo il quotidiano tedesco Welt am Sonntag, la concessione degli indulti ai nove prigionieri non fermerà il movimento indipendentista, e inoltre, afferma che “se l’UE riconoscerà l’indipendenza della Scozia, la Catalogna non potrà essere fermata”.
La parola decisiva, a Bruxelles
L’articolo, firmato dalla giornalista Annette Prosinger, si intitola “Non sei mai stato così lontano dalla disinfiammazione” e parla degli indulti voluti dal governo Pedro Sanchez come di un tentativo fallito di sedare lo scontro – cosa che “si potrebbe ottenere, forse, se fosse concesso ai catalani il diritto che da tempo rivendicano di poter gestire le proprie entrate fiscali” -.
Un movimento senza freni
Tuttavia, citando lo storico Carlos Collado Seidel, si spiega che, in questa vicenda, “la parola decisiva è di Bruxelles”. “E se l’UE arrivasse a riconoscere una Scozia indipendente, non ci sarebbe modo di frenare il nazionalismo catalano”, continua il testo.
La Scozia prepara il secondo referendum
Mentre in Spagna il capo dell’esecutivo dello Stato si ostina a ripetere che non esiste il diritto all’autodeterminazione – affermazione smentita dalla stessa Gazzetta Ufficiale dello Stato – la Scozia ha già pronto il disegno di legge per il suo secondo referendum sull’indipendenza.
Dopo la riconferma del governo di Nicola Sturgeon, che insieme ai Verdi, ha conquistato la maggioranza assoluta nel parlamento regionale, la politica britannica non ha argomenti per opporsi a questa consultazione popolare.
Come influenzerebbe in Catalogna?
Se l’indipendenza trionfasse e la Scozia diventasse indipendente, molto probabilmente rientrerebbe nell’Unione Europea, che si è già mostrata favorevole a questa opzione.
Pertanto, come sottolineano i media, la Catalogna si troverebbe di fronte a uno scenario in cui l’UE non solo riconosce l’indipendenza di uno stato, ma lo include anche come uno dei suoi paesi membri.
Tutto ciò, darebbe una spinta al movimento indipendentista catalano, che difenderebbe il movimento con un riferimento contemporaneo mai messo in discussione dalla comunità internazionale. E così il rifiuto spagnolo resterebbe in evidenza.
Puigdemont smaschera Sanchez
E, intanto, le dichiarazioni del presidente spagnolo Pedro Sánchez che rifiuta l’esistenza del diritto all’autodeterminazione, lasciano strascichi.
Il leader socialista ha rilasciato in un’intervista nella TV La Sexta la dichiarazione che questo diritto “non esiste” nelle costituzioni di altri paesi europei che la Spagna ha come riferimento. Da allora, sono emerse prove che mettono in discussione questa affermazione.
Questa domenica, il presidente in esilio, Carles Puigdemont, ha criticato l’ignoranza del nazionalismo spagnolo. “Quando diventa militante, lo spagno-centrismo ignora l’evidenza. Dire che il diritto all’autodeterminazione non esiste è dire che la terra è piatta”, ha scritto Puigdemont in un tweet.
* traduzione Àngels Fita – AncItalia