L’Anc mette in guardia dalla trappola degli indulti

L’Anc mette in guardia dalla trappola degli indulti: «Non può esserci pace senza giustizia»

 

di  Marc Gonzàlez     El Nacional.cat   30 maggio 2021

 

Nel momento in cui la notizia degli indulti che il governo spagnolo concederà ai prigionieri politici domina l’agenda politica e mediatica, l’Assemblea nazionale catalana vuole spostare di nuovo il movimento indipendentista sulla linea della unilateralità e della iniziativa nell’intraprendere azioni così come votato a suo tempo dal 96% dei soci.

 

Per esporre questa posizione, domenica scorsa, in un evento organizzato a Cornellà del LLobregat, Elisenda Paluzie, presidente dell’entità, ha preso atto del ”paradosso” che sta vivendo il movimento, più scoraggiato che mai, nonostante abbia raccolto oltre il 52% dei voti, e ha lanciato l’appello a non cadere nella ”trappola” dello Stato.

La presidenta Paluzie / Foto: Montse Giralt

«Fra poco saranno trascorsi quattro anni dall’1-O [primo ottobre del 2017, giorno del referendum per l’indipendenza, n.d.t.], ma giorno dopo giorno ci fanno sentire come se fossimo tornati agli anni dello Statuto del 2006 [Statuto che fu rifiutato dai catalani, in quanto costituiva un passo indietro rispetto alle libertà e tutele concesse, n.d.t.], nell’attesa di concessioni da parte dello Stato e facendoci cadere nella trappola del poliziotto buono e di quello cattivo», ha detto riferendosi agli indulti e a un possibile nuovo Statuto che Pedro Sánchez vorrebbe proporre al nuovo governo della Generalitat.

Per la Paluzie ciò fa parte del ”gioco perverso della sinistra e della destra spagnola”. Mentre la prima sembra voler fare concessioni, l’altra vuole applicare ”la vendetta a oltranza”. «Entrambe, però, hanno lo stesso obiettivo, cioè di mantenere l’unità dello Stato», ha messo in guardia, aggiungendo che «non può esserci pace senza giustizia». «La nostra lotta è una questione d’autodifesa, di giustizia, di dignità e di sopravvivenza nazionale», ha affermato.

 

Avvertimento al Governo catalano

Con un avvertimento ben chiaro al Govern e ai partiti indipendentisti, la Paluzie ha chiesto di applicare ”la via dei fatti” e di ”fare passi concreti verso l’indipendenza”. In tal senso ha ricordato che l’entità promuoverà una iniziativa legislativa popolare per incoraggiare l’indipendenza in seno al Parlamento catalano.

La Paluzie si è proposta anche come obiettivo dell’organizzazione che presiede di rilanciare le basi e di rafforzare l’iniziativa popolare e la internazionalizzazione del procés, due fronti che, secondo quanto da lei denunciato, si sono visti indeboliti a causa dell”’agenda della politica istituzionale” e delle ”lotte per l’egemonia elettorale”. Ha anche rivendicato la necessità di rafforzare i sindacati e le associazioni di professionisti ed imprenditori indipendentisti.

 

Erano presenti all’evento Marcel Mauri, vicepresidente di Òmnium Cultural  [associazione senza scopo di lucro che difende i diritti civili e le libertà dei catalani, n.d.t.], l’ex deputato di Demòcrates de Catalunya  [partito indipendentista fondato nel 2017, n.d.t.] Toni Castellà, l’ex consigliera Àngels Chacón e David Bonvehí, presidente del PDeCat [Partito democratico europeo catalano, fondato nel 2016, n.d.t.].

 

Il treno verso l’indipendenza

Da parte sua, David Fernàndez, vicepresidente dell’entità, ha chiesto in tono perentorio ”più fatti e meno parole” e ”più piazze e meno divano”, lanciando inoltre un serio avvertimento ”ai politici titubanti”: «Il treno verso l’indipendenza corre di nuovo sul binario principale ed è guidato dalla gente. Se non vi spostate, vi investirà». In questo senso ha rivendicato che ”l’indipendenza è possibile”. «Non vi fate ingannare, occorre solo volerla, lottare per raggiungerla e assumerne i costi», ha detto tra  applausi e gridi in favore dell’indipendenza.

Il vicepresidente dell’ANC, David Fernàndez / Foto: Montse Giralt

Hanno partecipato alla manifestazione per via telematica anche personalità di rilievo internazionale come Ralph Bunche, leader dell’Organizzazione delle Nazioni e dei Popoli non rappresentati, la giurista francese Dominique Nogueras, il deputato del Plaid Cymru (Galles) a Westminster, Hywel Williams, e la deputata tedesca del partito Die Linke, Zaklin Nastic. Sono intervenuti anche diversi rappresentanti dei movimenti sovranisti della Comunità Valenciana e delle Isole Baleari.

 

* traduzione  Raffaella Paolessi

https://www.elnacional.cat/ca/politica/anc-parany-estat-no-pau-justicia_614744_102.html

 

 

 

 

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