Cosa significa che Puigdemont perda l’immunità parlamentare? Quattro note contro l’informazione tossica
Il Parlamento europeo in sessione plenaria deve ancora prendere la decisione finale, con la tensione politica e la possibilità di un appello alla Corte di Giustizia europea all’orizzonte
Vilaweb.cat Josep Casulleras Nualart – 23.02.2021
Il fatto che la Commissione giuridica del Parlamento Europe abbia votato a favore della revoca dell’immunità di Carles Puigdemont, Toni Comín e di Clara Ponsatí come eurodeputati non significa che l’abbiano persa. Questo voto non è ancora definitivo. In sessione plenaria del Parlamento Europeo dovrà rartificare o contraddire la decisione presa, finora, i venticinque membri che fanno parte di questa commissione. Ciò dovrebbe accadere nella prossima sessione, che si svolgerà la settimana dell’8 marzo.
- La decisione finale è del Parlamento Europeo in sessione plenaria
Prima di tutto, vedremo cosa succederà nella sessione plenaria. Il voto nella commissione giuridica è stata meno larga del previsto, tenendo conto che sedici dei venticinque membri appartengono ai gruppi socialista, popolare e i liberali di Renova Europa (dove s i trova il partito Ciudadanos, da sempre contrario alle istanze catalane). Ebbene, i voti favorevoli alla revoca dell’immunità sono stati quindici e ci sono state due astensioni. E di questi quindici, va tenuto presente che cinque deputati erano spagnoli e che un altro è stato il relatore del rapporto finale, l’esponente di estrema destra Angel Dzhambazki, che non fa parte di nessuno dei tre grandi gruppi. La differenza, tuttavia, è che in sessione plenaria il voto non è segreto e la disciplina di voto può essere un elemento forte.
Se il Parlamento europeo confermasse la revoca dell’immunità, ciò non significherebbe in alcun modo che venisse approvata la loro estradizione, né avrebbe alcuna implicazione in merito alle accuse mosse dalla Corte Suprema spagnola. Deve essere chiaro che questa procedura di richiesta di revoca dell’immunità non esamina, in alcun modo, se gli eurodeputati possano aver commesso un crimine o meno, ma se sia pertinente revocare la loro immunità come ha richiesto la Corte Suprema spagnola. Per questo motivo han esaminato se la richiesta è stata fatta bene da un punto di vista normativo, se è ragionevole tenere conto dei reati per i quali vogliono processarli in Spagna, si non c’è persecuzione politica o se lo scopo della richiesta è quello di alterare la composizione dell’attuale parlamento. Se gli eurodeputati che hanno votato hanno tenuto conto di tutti questi fattori o se ne hanno valutati altri di natura politica, o se c’è stata disciplina di voto in linea con la posizione dei partit spagnoli che ne fanno parte, è un’altra questione.
- Non perderebbero il loro status di eurodeputati
Se la petizione fosse approvata, tutti e tre eurodeputati rimarrebbero eurodeputati, con tutti i diritti e i doveri correspondenti, ma cessarebbero di avere l’immunità di cui godono attualmente. Ciò significherebbe che dovrebbero comparire di nuovo dinanzi alla magistratura belga, che ha una procedura aperta e in sospeso sull’mandato europeo di estradizione con cui il giudice Pablo Llarena vuole estradarli in Spagna. A Puigdemont e a Comín, per sedizione e appropriazione indebita e a Clara Ponsatí, per sedizione. Se il Belgio decidesse di estradarli sarebbero processati dalla Corte Suprema spagnola. Ma c’è il recente precedente del diniego da parte della magistratura belga dell’estradizione di Lluís Puig, che avrebbe molto peso nella decisione che dovrebbero prendere nei confronti di Puigdemont, Comín e Ponsatí. Durante questo periodo, potrebbero essere arrestati in qualsiasi altro paese dell’Unione in conformità con il mandato di arresto spagnolo.
- Il ricorso alla Corte di Giustizia europea
Ma va tenuto presente che la battaglia legale non si concluderà con la sessione plenaria del Parlamento Europeo. Perché, come ha avvertito la difesa dei deputati, la revoca dell’immunità potrebbe essere impugnata dalla Corte di Giustizia europea. E questo possibile contenzioso potrebbe acquisire più forza da parte di Puigdemont, Comín e Ponsatí vista la recente decisione del Belgio di rifiutare l’estradizione di Lluís Puig allo stato spagnolo per il rischio che non venga rispettata la sua presunzione di innocenza, e anche a causa della significativa divisione politica all’interno del Parlamento Europeo sulla concessione di questa revoca.
Perché le argomentazione legali avanzate da Puigdemont, Comín e Ponsatí durante il procedimento potranno essere nuovamente utilizzate in questo eventuale ricorso alla Corte di Giustizia UE. I team legali di tutti e tre hanno da tempo avvertito ai servizi legali della Camera e a tutti gli eurodeputati dell’irregolarità di avviare una procedura di richiesta di revoca come questa quando il tribunale che la richiede (cioè, la corte suprema spagnola) non è competente per farlo, o quando ci sono seri dubbi che lo sia e che sono già stati menzionati anche dalla magistratura belga, cioè, di un paese membro dell’unione europea.
Se il Parlamento Europeo aprovasse la revoca dell’immunità del president e dei due ministri catalani (nel 2017), avrebbero trascurato un motivo molto chiaro di rifiuto della revoca: la persecuzione politica, il fumus persecutionis che il regolamento interno della Commissione Giuridica dicono esplicitamente che è il principale motivo di rifiuto. E questo potrebbe anche dare sostegno a un processo contro la giustizia europea, come il fatto che la sedizione sia un reato arcaico, che non esiste nella stragrande maggioranza degli stati dell’UE, e i reati equiparabili nel codice penale delle altre giurisdizioni implicano condanne molto inferiori a quelle inflitte ai prigionieri politici in Spagna.
- La Spagna può chiedere un’altra richiesta di revoca se questa fallisce?
Se il Parlamento Europeo rifiuta la revoca, la Corte Suprema spagnola non potrebbe più chiedere di revocare l’immunità nuovamente; nonè il giudice Llarena nè altri magistrati. Non è consentito di attivare più di una richiesta contro la stessa persona e per lo stesso motivo. E se il Belgio si rifiutasse di estradare i tre eurodeputati (come ha già fatto con Lluís Puig), bisognerebbe vedere se c’è un altro stato dell’Unione in cui potersi spostare che osasse di arrestarli per avviare di nuovo un’altra procedura di estradizione, con i dubbi legali e politici che ciò comporterebbe.
* traduzione Àngels Fita – AncItalia
https://www.vilaweb.cat/noticies/quatre-apunts-suplicatori-puigdemont-josep-casulleras/
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