Indipendentisti catalani dei CDR e Tsunami Democràtic considerati come “Terrorismo Nazionale” dalla Procura
Nel rapporto annuale, l’indipendentismo catalano è considerato Terrorismo, a seguito delle manifestazioni pacifiche svolte l’ottobre scorso
Di
Victor Serri 8 Settembre 2020
Terrorismo Nazionale. Questo è il titolo in cui la Fiscalia, il PM, unisce i CDR e la piattaforma Tsunami Democràtic nella sua memoria annuale del 2019, presentata stamane. In concreto, il pubblico ministero definisce cosí le manifestazioni dell’ottobre passato, svolte in risposta alla sentenza di condanna ai leader indipendentisti. No solo: anche gli arresti ai membri dei CDR del 23 settembre scorso sono nella stessa sezione assieme a ETA, Grapo o al terrorismo anarchico.
La Procura Generale dello Stato definisce i CDR e Tsunami come un “movimento violento indipendentista catalano”. Uno dei titoli ai quale fa rifermento è “Valutazione dello stato attuale della minaccia”. Una analisi che inizia con una relazione dei nove arrestati per “la loro presunta relazione con i Comitati di Difesa della Repubblica”.
Secondo la procura, durante il 2019 “si son continuati a produrre azioni violente e intimidatorie dell’indipendentismo radicale e violento catalano verso persone, collettivi e istituzioni che si posizionano contro il processo secessionista”. Cosí stesso, il PM sottolinea che i detenuti dei CDR erano membri dell “Gruppo di risposta tattica”. Un gruppo “presumibilmente in fase di preparazione di azioni violente” per il quale si sono fatte perquisizioni dove si sono trovati “materiali considerabili precessori per la preparazione di esplosivi”.
Questo é l’argomento de giudice, che aveva iniziato a processarli per “appartenenza a organizzazione terrorista, pertinenza di esplosivo con finalità terroriste e cospirazione per compiere attentati”. Accuse cadute nel vuoto visto che gli accusati si trovano tutti in libertà. Nonostanció il PM lo considera ancora “Terrorismo Nazionale”
Indagata la CUP come membro del Tsunami
Non è solo opinione della procura, ma di tutto l’apparato dello stato spagnolo. Infatti, la CUP, le sue organizzazioni giovanili, Arran e La Forja, e il CDR Catalunya sono indagate dalla Guardia Civil per i blocchi autostradali alla frontiera con la francia del Novembre 2019. Anche se non era una azione “loro”. L’azione venne convocata dal Tsunami Democratic, l’organizzazione che tramite messaggi di Telegram e Twitter era riuscito a bloccare già ad ottobre 2019 l’aereporto di Barcellona, per rispondere alla sentenza di condanna dei leader indipendentisti. Ma per la polizia spagnola in realtà sarebbero loro lo “Tsunami Democratic”. Secondo gli attestati della polizia “Sono responsabili di convocare i cittadini a compiere blocchi stradali e a generare il caos nella circolazione”.
Secondo l’attetstato pubblicato a El Món, si parla dell’appendice III del report numero 2019-1000476-00378, firmato dall’agente con TIP (ndr. numero identificativo dei poliziotti) U-76674-C e fa una analisi dettagliatissima dei social networks. In concreto dei “profili dei social che possano appartenere ai collettivi indipendentisti”. L’analista raccoglie in 42 pagine diversi tweet diffusi attraverso l’account di queste organizzazioni così come un insieme di fotografie e cartelli di propaganda politica.
Informare vuol dire farne parte
Per la Guardia Civil questo vincolo tra CUP e Tsunami Democratic, è evidente: non solo per i messaggi di sostegno ma anche dalle informazioni dei “percorsi alternativi” per arrivare al blocco stradale che venivano postati, ma anche affittare un autobus per facilitare il trasporto dei manifestanti e i consigli tramite fino ad arrivare alla contrattatzione di autobus per il trasporto e i consigli di non portare materiale sensibile. Cosí come i consigli per evitare gli effetti del gas lacrimogeno che utilizzava la Gendarmerie. Nel rapporto si aggiungono i messaggi e i comunicati in cui si invitava la gente a partecipare, di come resistere e del materiale che bisognava avere per poter passare la notte al blocco. Elementi chiave per la Guardia Civil.
Non solo il taglio alla frontiera ma anche quello a Salt, sempre organizzato da Tsunami Democratic. Infatti, per la Guardia Civil “è stato assecondato e sostenuto dai partiti e piattaforme indipendentiste come CUP, Arran, La Forja e CDR”. Per questo la conclusione logica, per la polizia spagnola è “queste organizzazioni sono responsabili di convocare la popolazione e promuovere il blocco autostradale all’AP7 all’altezza della Jonquera, Pertus e Salt”.
Ci troviamo di fronte a una nuova criminalizzazione del movimento indipendentista catalano, che aumenta il livello del conflitto. Se da una parte si parla del tentativo di dialogo tra lo stato centrale e la Generalitat catalana, dall’altro, la spada di Damocle dell’accusa di terrorismo si fa sempre piú presente.