WhatsApp coinvolto nello scandalo di spionaggio contro il presidente Roger Torrent
Il presidente del Parlamento della Catalogna ha ricevuto una lettera dalla Società che conferma l’attacco di cui è stato vittima e che si mette a disposizione
VilaWeb.cat -Redazione- 28.07.2020
WhatsApp ha inviato una lettera al presidente del Parlamento della Catalogna, Roger Torrent, confermandogli che il suo cellulare è stato oggetto di una intrusione. ‘L’account di WhastApp del signor Torrent […] è stato oggetto di un tentativo di accesso non autorizzato ai dati e alle comunicazioni presenti nel dispositivo. Gli intrusi hanno tentato di inserire un “codice malintenzionato” (1) nella applicazione’, dice la direttrice della sezione Politica Pubblica di Europa, Medio Oriente e Asia, Niamh Sweeney, nella lettera della quale ci informano oggi i giornali The Guardian e El Pais.
La presidenza del Parlamento ha confermato a VilaWeb di avere effettivamente ricevuto questa lettera. La comunicazione da parte della compagnia di messaggeria di proprietà di Facebook, è rilevante perché mostra il coinvolgimento nel caso di spionaggio dei dirigenti indipendentisti.
WhatsApp attualmente è coinvolto in una causa presso il tribunale della California contro l’impresa israeliana NSO, responsabile del software Pegasus (2) che è stato usato per spiare Torrent e altri politici e attivisti.
Un spiraglio giudiciario nello scandalo Pegasus può portare fino in Spagna
https://www.vilaweb.cat/noticies/pegasus-nso-tribunal-california-espanya/
WhatsApp dice a Torrent che l’attacco al suo cellulare è stato effettuato a causa di una vulnerabilità nell’applicazione nota come CVE-2019-3568. E’ un problema che permette, tramite una chiamata persa al cellulare della vittima, di introdurre lo spyware (3). Secondo WhatsApp, nel mondo ci sono 1.400 telefoni interessati da questo attacco che è avvenuto tra aprile e maggio 2019. La comunicazione di WhatsApp dice di non poter affermare che il cellulare di Torrent, a seguito del tentativo di intrusione, sia stato violato e controllato a distanza, cosa che Pegasus consente. Cioè consente di ascoltare conversazioni, leggere messaggi, accedere alla cronologia di navigazione, attivare la fotocamera in remoto e altro ancora.
Per confermare ciò, afferma WhatsApp, dovrebbe essere fatto un esame
legale approfondito del cellulare. Per fare questo, si rende disponibile a lavorare con il Presidente del Parlamento: “WhatsApp Ireland sarebbe felice di mantenere un canale di comunicazione con lei. Sosteniamo una forte supervisione delle armi informatiche, come quelle utilizzate in questo attacco, per garantire che non vengano utilizzate per violare i diritti o le libertà individuali “, afferma Sweeney. Questo programma di spionaggio può essere acquisito presso la NSO solo dai governi statali o dalle forze di sicurezza statali. Ecco perché tutto indica la responsabilità del governo spagnolo e dei servizi segreti spagnoli in questo caso di spionaggio che, per il momento, è noto per aver influenzato, oltre a Torrent, gli ex deputati Anna Gabriel ed Ernest Maragall; il direttore del Consiglio per la Repubblica, Sergi Miquel; il ministro (dell’esecutivo catalano) Jordi Puigneró e il socio di ANC Jordi Domingo.
* traduzione Claudia Daurù
(1): malware (software malintenzionato) è un qualsiasi sistema per danneggiare, disturbare o effettuare operazioni scorrette o vietate nel computer di un utente.
(2): per più dettagli sull’argomento leggete l’articolo Pegasus 21.07.2020 sempre in questo blog
(3): dispositivo informatico di spionaggio
https://www.vilaweb.cat/noticies/espionatge-roger-torrent-whatsapp-pegasus/