Bosch proclama da Strasburgo “il diritto dei cittadini di scegliere chiunque vogliano”

Ministero dell’Azione Esterna, Relazioni Istituzionali e Trasparenza

Bosch proclama da Strasburgo “il diritto dei cittadini di scegliere chiunque vogliano” per l’Europarlamento: “Siamo qui per difendere l’Europa”

Il ministro ha sottolineato la differenza tra il caso di Junqueras e quello di Puigdemont e Comín, che oggi debuttano come eurodeputati

13/01/2020

Il ministro degli Esteri, Rapporti Istituzionali e Trasparenza del Governo della Catalogna, Alfred Bosch, ha affermato questo lunedì da Strasburgo che oggigiorno “difendere l’Europa è difendere Oriol Junqueras”. Nonostante la sentenza favorevole della Corte di giustizia dell’Unione europea (CJUE), che gli ha riconosciuto l’immunità, oggi Junqueras non sarà al Parlamento europeo. “Non ci sarà perché è stato rapito dai tribunali spagnoli, che non hanno interpretato correttamente né i valori europei né la sentenza chiara della CJUE”, ha ribadito Bosch in dichiarazioni nella sede francese del Parlamento europeo. Diversamente dal caso di Junqueras, Carles Puigdemont e Toni Comín potranno occupare i loro seggi nella prima seduta parlamentare dell’anno sei mesi dopo essere stati eletti.  Bosch ha fatto notare questo contrasto allegando che, in contrasto con la Spagna, Puigdemont e Comín sono “cittadini liberi in un’Europa libera”.

Il ministro Bosch ha ricordato che la sentenza della Corte di Luxemburgo stabiliva che “ciò che conta sono i voti e la democrazia” e, in tale senso, ha difeso “i voti e i diritti dei cittadini, che devono essere rappresentati da chiunque vogliano scegliere”. Bosch ha anche corroborato il suo rifiuto alla sentenza della Corte Suprema, che giovedì scorso ha emesso un giudizio che annullava l’immunità di Junqueras. “Non accetteremo che la Corte Suprema, che è inferiore alla CGUE, continui a impedire a Junqueras di occupare il seggio che ha il diritto di occupare”, ha affermato il ministro, e ha avvisato che il procedimento per cui l’ex vicepresidente catalano occuperà il suo seggio di europarlamentare “non è ancora terminato”.

Junqueras non sarà al Parlamento europeo “perché è stato rapito dai tribunali spagnoli, che non hanno interpretato correttamente né i valori europei né la sentenza chiara della CJUE”, ha ribadito Alfred Bosch.

 

Questa è la posizione che Alfred Bosch e il suo predecessore Raül Romeva, condannato a 12 anni di prigione per il ruolo svolto negli eventi che ruotano attorno al referendum del 1° ottobre 2017, hanno voluto difendere in un articolo congiunto pubblicato su Euronews la scorsa settimana, in cui contrappongono che “mentre l’Europa sostiene la democrazia” con la sentenza della Corte di giustizia europea, “la Spagna continua a virare verso la repressione”. Nell’articolo, Bosch e Romeva evidenziano che il caso di Junqueras ha dimostrato che il conflitto politico tra Catalogna e Spagna “non è un affare interno”, in quanto “una importante autorità europea ha dimostrato che le autorità spagnole hanno oltrepassato il loro potere attaccando un leader indipendentista per punire idee e azioni politiche”. Puoi consultare l’articolo completo qui.

 

http://exteriors.gencat.cat/it/detalls/noticia/20200113_Bosch_Estrasburg

 

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