ASSOCIATED PRESS – Paul White
La giustizia europea dà ragione al leader indipendentista catalano Orion Junqueras, in carcere in Spagna dal novembre 2017: come deputato europeo deve godere dell’immunità parlamentare.
Il politico separatista è stato eletto al Parlamento europeo ma non ha potuto assumere incarico e ottenere l’immunità che questo ruolo gli avrebbe garantito. Lo ha stabilito giovedì la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE).
Il politico catalano è stato condannato in ottobre a 13 anni di carcere per sedizione e uso improprio di fondi pubblici connessi al referendum sull’indipendenza, dichiarato illegittimo da Madrid.
Se le autorità spagnole avessero voluto impedire a Junqueras di recarsi al Parlamento europeo per insediarsi nel suo nuovo incarico, ha stabilito la Corte, avrebbero dovuto prima chiedere all’Eurocamera di revocare la sua immunità.
La sentenza non avrà effetti su Junqueras, su cui pende una sentenza definitiva di uno stato sovrano, ma potrebbe costituire un precedente decisivo per l’ex presidente Carles Puigdemont, che non ha potuto anch’egli ottenere il seggio al Parlamento europeo, e per l’ex consigliere Toni Comín.
Forte di questo pronunciamento, il partito di Junqueras, Esquerra Republicana de Catalunya – ERC, ha chiesto la sua immediata liberazione e l’annullamento del processo spagnolo.
Ignacio González Vega, esperto legale di Juezas y Jueces para la democracia, ha spiegato a Euronews che la sentenza europea non ha alcun effetto retroattivo.
Per González Vega, “la grande incognita è invece la conseguenza che avrà per Puigdemont e Comín”, fuggiti in Belgio. I due, ritiene, potranno tornare in Spagna: c’è da capire se potranno godere degli stessi privilegi di immunità dei deputati spagnoli.