Euronews • 01/10/2019
Tarragona, Lleida, Girona e in decine di migliaia a Barcellona. Manifestazioni per l’indipendenza della Catalogna si sono tenute in tutta la regione questo martedì primo ottobre, secondo anniversario del referendum indipendentista che Madrid interdì poiché illegale ma che i Catalani tennero lo stesso. “Attenzione giocate con il fuoco” il messaggio partito all’indirizzo della capitale, sulla scia dell’arresto di altri 7 indipendentisti sospettati di preparare atti violenti, “Attenzione, possiamo di nuovo far scattare l’articolo 155”, qualcosa di simile al commissariamento, la replica del primo ministro Pedro Sanchez.
La prossima settimana la sentenza per i leader indipendentisti incarcerati
A Barcellona nella testa di tutti i leader catalani a processo. La nostra inviata Cristina Giner spiega che è stata una “giornata di contenuta tensione e di mobilitazione, un’anteprima, una prova generale, di ciò che potrebbe accadere nel giorno della sentenza contro gli organizzatori del referendum in carcere, sentenza che dovrebbe arrivare alla fine della prossima settimana, tra il 10 e il 16 ottobre. I movimenti indipendenti si aspettano una condanna, che darebbe un ulteriore slancio al movimento, cancellando le differenze tra le diverse fazioni”.
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