Gli indipendentisti catalani riempiono Barcellona : “Non rinunciamo all’obiettivo”

Seicentomila in piazza per la festa della Diada a pochi giorni dalla sentenza del processo ai leader in carcere

 
Francesco Olivo 11 Settembre 2019  LaStampa
DALL’INVIATO A BARCELLONA. La Gran Via di Barcellona è lunghissima e piena di gente. I pullman sono parcheggiati nelle traverse, si srotolano le bandiere, si indossano le magliette d’ordinanza e la festa può cominciare.Oggi è il giorno della Diada, la «festa nazionale» di un territorio, la Catalogna, che una nazione formalmente non è, ma, almeno per una buona metà dei propri cittadini, è decisa a diventarlo. Centinaia di migliaia di catalani, «seicentomila» è il calcolo della polizia municipale, hanno riempito una delle grandi direttrici della città, senza nessun incidente, né problemi di ordine pubblico.
«Lo faremo ancora», è il motto degli indipendentisti catalani, si riferiscono al referendum e alla sfida allo Stato spagnolo dell’ottobre del 2017. Difficile mettere in pratica l’intento, ma quello che questa gente è tornata a fare è scendere in piazza con numeri importanti per mostrarsi al mondo con uno slogan secco: «Obiettivo indipendenza». Un messaggio chiaro mandato a Madrid, a un governo, quello spagnolo, che di fatto ancora non c’è. Come ogni 11 settembre, il giorno della Diada (si ricorda la caduta di Barcellona durante la guerra di successione spagnola), la massa è impressionante, piena di bandiere repubblicane e di immagini dei «prigionieri politici», i leader indipendentisti in carcere preventivo, per la dichiarazione di indipendenza del 2017, poi fallita. Il momento è molto critico, fra poche settimane sarà resa pubblica la sentenza dei politici processati per i fatti dell’ottobre 2017, e nessuno dubita che arriverà una condanna, forse molto dura. Così questa manifestazione diventa l’antipasto di quello che vedremo nel giro di pochi giorni: una grande protesta contro la giustizia spagnola e «la repressione» di quello che qui chiamano il «diritto all’autodeterminazione».

L’obiettivo indipendenza è ostacolato da molti fattori, primo fra tutti la mancanza di una vera maggioranza alle spalle e per la divisione dei partiti che teoricamente dovrebbero portare a termine questo disegno, ma che passano il tempo a litigare. E infatti, la parola che la gente ripete nelle strade di Barcellona è «unità strategica», lo ripetono gli anziani venuti dalla provincia di Tarragona, i giovani di Girona che scendono da uno dei centinaia di pullman arrivati nella capitale. Marc, cinquantenne, dei Lleida la mette così: «Noi cittadini facciamo quello che i partiti non sanno fare: stare uniti. Non è complicato, vogliamo una cosa tutti: l’indipendenza».

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https://www.lastampa.it/esteri/2019/09/11/news/gli-indipendentisti-catalani-riempiono-barcellona-non-rinunciamo-all-obiettivo-1.37444196

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