Sia il PP (Partito popolare) che il PSOE (Partito socialista operaio spagnolo) se ne sono serviti quando erano al governo, ne hanno insigniti di onorificenze i protagonisti, contando sulla complicità mediatica di alcuni giornalisti.
Pere Martí VilaWeb 9.04.2019
Torture. La settimana scorsa il ministro dell’Interno spagnolo faceva l’offeso perché Podem denunciava l’esistenza di ‘cloache di stato’ (rete sotterranea di complotti per attaccare, con la creazione di scandali basati su false notizie, tutti gli avversari del governo, a partire dagli indipendentisti catalani. Fu resa pubblica nel giugno del 2016, grazie ad alcune intercettazioni, risalenti al 2014, inviate da un anonimo a una testata giornalistica. Ndt.). Fernando Grande Marlaska, che come ex giudice dell’Audiencia Nacional (tribunale con giurisdizione su tutta la Spagna, ndt) è esperto in materia, ne ha negato l’esistenza, proprio come tempo addietro si era rifiutato di investigare le denunce per torture di un detenuto. Il ministro ha avallato l’operato dei servitori dello Stato e dei corpi e forze dell’ordine, accusando chi denuncia l’esistenza di ‘cloache’ di voler screditare le istituzioni, soprattutto in assenza di dati ed elementi oggettivi. Questa settimana si è saputo che hanno spiato perfino le telecamere di sicurezza dell’abitazione di Pablo Iglesias. In confronto 1984 di George Orwell è niente.
Le ‘cloache di stato’ scorrono così piene di escrementi che alla fine sono straripate con l’aiuto e il ricatto di uno dei maggiori responsabili, il commissario José Manuel Villarejo, attualmente detenuto. Siccome adesso la vittima principale è un dirigente spagnolo, e ci troviamo in piena campagna elettorale, lo scandalo ha fatto aprire gli occhi a molta gente. In Catalogna però questo scandalo non è una novità. Da molti anni anni infatti le ‘cloache dello stato spagnolo’ agiscono contro i dirigenti indipendentisti. Le prime vittime ne sono stati Xavier Trias e Artur Mas, cui furono attribuiti conti in Svizzera poi rivelatisi inesistenti. Il sospetto, però, si era ormai diffuso. Il problema è che molte delle vittime di questa guerra sporca chiudevano gli occhi quando a subire era l’indipendentismo, perfino accusando chi era coinvolto di voler nascondere la corruzione facendo del facile vittimismo. Ada Colau ha approfittato delle false informazioni contro Trias per vincere le elezioni municipali a Barcellona.
La guerra sporca contro l’indipendentismo non è terminata. Oggi si è saputo che alla fine del gennaio 2018 un procuratore e alcuni tecnici del Ministero della Giustizia spagnolo hanno seguito Puigdemont a Bruxelles senza autorizzazione della magistratura di quel paese, con la collaborazione di un imprenditore. E questa azione è stata realizzata senza alcun euro-ordine, perché il giudice Llarena lo aveva ritirato il 5 dicembre, e senza comunicarlo alle autorità belghe. Un atto chiaramente stragiudiziale che probabilmente la giustizia spagnola cercherà di coprire, ma che è impropria di uno stato di diritto.
Il problema delle ‘cloache di stato’ è che tanto il PP che il PSOE, quando erano al governo, ne hanno fatto uso, con la complicità dei media per diffondere le loro schifezze. Non si tratta solo di un problema del PP e di Jorge Fernández Díaz con la sua polizia politica. Riguardano anche il PSOE, con i GAL (Gruppi antiterroristi di liberazione, attivi negli anni Ottanta e finanziati dal Ministero dell’Interno per compiere atti di ‘terrorismo di stato’, ndt) come caso più eclatante, ma non occorre andare tanto lontano. Venerdì scorso (4 aprile, ndt) ha dovuto dimettersi Alberto Pozas, direttore generale dell’Informazione della Moncloa, inquisito in quanto ex direttore della rivista Interviu nell’intrigo di spionaggio a Pablo Iglesias. Il commissario Villarejo è stato insignito per ben due volte di una Croce al Merito: la prima nel 2009, ricevuta dalle mani di Alfredo Pérez Rubalcaba, ministro degli Interni; la seconda, nel 2013, consegnatagli da Jorge Fernández Díaz. Le ‘cloache di stato’ funzionano grazie a due elementi: la connivenza politica e la complicità mediatica. Così come esistono poliziotti corrotti ci sono mezzi di comunicazione o giornalisti con nome e cognome che contribuiscono a diffondere le menzogne fabbricate nelle cloache.
Una delle vittorie dell’indipendentismo è stata quella di far affiorare buona parte di queste cloache. La polizia politica di Fernández Díaz è sotto inchiesta e il commissario Villarejo cerca di salvarsi spargendo fango. Le cloache, però, fanno parte del regime del 78. Sono una struttura di stato. Vi si muovono i garanti del regime e, se qualcuno ne discute, allora fanno di tutto per distruggerlo. Prima l’indipendentismo, ora Podem. La Catalogna già aveva avvisato che si trattava di un problema strutturale della democrazia spagnola, perché la transizione non aveva fatto pulizia del tutto, ma nessuno volle crederci. Villarejo cominciò la carriera come poliziotto nel 1972 nei Paesi Baschi nella lotta contro l’ETA. E già allora fu insignito di una onorificenza.
*traduzione Raffaella Paolessi
https://www.vilaweb.cat/noticies/les-clavegueres-son-una-estructura-destat/