Pere Grau i Rovira – 23 de març de 2019
Non è una novità che la nazione castigliana, spagnola, possiede un concetto (diciamo sovraeccitato) dell’onore, che a noi catalani (meno patetici per tradizione) ci sembra alquanto esagerato. Il più ignorante e povero di spirito si raddrizza come un palo di scopa, gonfio come un rospo, se qualcuno si permette di discutere la sua “hidalguia”.
Dai miei tempi del servizio nelle milizie universitarie mi è rimasto il ricordo (tra molti altri piuttosto sgradevoli) di come ci colpivano alcune cose che dovevamo cantare. Per esempio, nell’inno della fanteria c’era quello di “intoniamo l’inno sacrosanto del dovere, della patria e dell’onore”; o anche “Campamento Castillejos, santuario dell’onore”. Un “santuario dell’onore” comandato da un colonnello che più tardi fu condannato per corruzione e per essersi messo in tasca i soldi che servivano per i nostri pasti. Penso anche a più di un ufficiale con delle sbornie madornali.
Tutto questo mi è venuto in mente quando ho letto le prime dichiarazioni di guardie civili nel processo-farsa di Madrid e pensando a le tante altre che ancora ci butteranno addosso come secchi d’acqua sporca. Ho pensato a che razza di onore può avere qualcuno che mente sfacciatamente anche se sa che esistono prove documentali che dimostrano solidamente la sua meschinità (anche quando un giudice prevaricatore impedisce di presentare queste prove/filmati quando bisognerebbe farlo).
Per questo credo che i catalani abbiamo il diritto di affermare:
- Se, per difendere la “sacrosanta unità” del proprio paese, qualcuno mente e rende falsa testimonianza, sta disonorando il proprio paese.
- Se lo fa un membro delle forze dell’ordine, sta disonorando il proprio corpo.
- Se lo fa un giudice o un pubblico ministero, sta disonorando la giustizia.
- Se lo fa un politico, sta disonorando il proprio partito.
- Se lo fa un re, sta disonorando l’istituzione monarchica.
L’onore spagnolo (che ha molti motivi di esistere e di essere riconosciuto, anche se non sono gli stessi motivi che adducono tutta questa cricca di bugiardi) è calpestato e trascinato nel fango da quelli che si riempiono la bocca con l’amore per la patria. Che, in realtà, è un amore al chimerico concetto che durante secoli di bugie hanno inculcato, e che ha impedito (dicevano “che inventino gli altri”) che il paese si sviluppasse come i migliori figli (spesso messi da parte) avrebbero potuto rendere possibile.
Ancora dovremo patire molto di fronte alle enormità che ogni giorno si commettono nel Tribunale Supremo spagnolo. E non dovremmo mai smettere di affrontarli con questa loro vergogna: vi state disonorando voi e questa vostra patria che tanto dite di amare!
traduzione: Àngels Fita-AncItalia
http://unilateral.cat/2019/03/23/deshonrant-un-pais/