Il dibattito sulla situazione in Catalogna irrompe all'ONU



Maria Macià – El Nacional.cat – Barcelona. 16 marzo 2018
Foto: UN Photo / Jean-Marc Ferré foto1
 
 
La sede delle Nazioni Unite di Ginevra accoglierà per la prima volta una maratona di dibattiti sulla situazione catalana. Dopo aver reso pubbliche le numerose denunce di violazioni di diritti umani in Catalogna da parte dei poteri dello Stato spagnolo, la questione arriva ora all’organismo internazionale.
Sarà la prossima settimana, nell’ambito del 37° periodo di sessioni del Consiglio dei Diritti Umani, quando si terranno diversi dibattiti e tavole rotondo. Saranno trattate alcune tematiche come la regressione dei diritti umani in Spagna, da una parte, e il diritto all’autodeterminazione, dall’altra. Parallelamente, saranno celebrati altri eventi fuori dalla sede vincolati con gli stessi temi.
Oltre agli esperti che interverranno nelle conferenze, vi parteciperanno dei membri del governo in esilio a Bruxelles insieme ai familiari dei prigionieri politici. Al momento, il presidente Carles Puigdemont ha già confermato la propria presenza a due eventi fuori dall’ONU, domenica e mercoledì, e anche la ministra catalana Meritxell Serret parteciperà martedì ad una tavola rotonda, insieme alla compagna di Jordi Cuixart, Txell Bonet.
D’altra parte, Anna Gabriel, residente nella capitale svizzera da quando si è esiliata circa un mese fa, non ha confermato ancora la presenza ad alcun evento.
Lunedì: la regressione dei diritti umani
Il primo atto nella sede dell’ONU si terrà lunedì alle 13.30 ore. L’Istituto dei Diritti Umani della Catalogna insieme ad altre piattaforme ha organizzato il dibattito “Human Rights regression in Spain”. L’obiettivo dell’evento è dibattere con diversi esperti sulla situazione attuale di involuzione dei diritti umani nello Stato spagnolo, mettendo l’accento sul caso della Catalogna.
Vi parteciperanno differenti esperti, come lo specialista nella protezione del diritto alla libertà di riunione Michael Hamilton; il pubblico ministero e magistrato emerito del Tribunale Supremo spagnolo José Antonio Martín Pallín e l’avvocatessa penalista specializzata in diritti umani Anaïs Franquesa. Ci saranno anche il Difensore dei Cittadini della Catalogna Rafael Ribó e la docente di Diritto Internazionale Pubblico e di Rapporti Internazionali, dott.ssa Margalida Capellà. In rappresentazione delle famiglie dei prigionieri politici catalani ci sarà la sig.ra Laura Masvidal, dell’Associazione Catalana per i Diritti Civili.
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Martedì: il diritto all’autodeterminazione
Il giorno successivo, martedì (12.30 h), l’agenda continua con una conferenza sul Diritto all’autodeterminazione nel XXI° secolo, moderata dall’europarlamentare di ERC Jordi Solé e con la partecipazione di Nicolas Levrat, docente all’Università di Ginevra; Jaume López, docente dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona, e Alfred De Zayas, esperto indipendente dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite.
Nel pomeriggio (15.00 h) avranno luogo due tavole rotonde sulle Violazioni di diritti fondamentali nell’Unione Europea: il caso catalano. Una conterà con la partecipazione della consigliera per l’Agricoltura, Meritxell Serret, oltre alla compagna di Jordi Cuixart, Txell Bonet, che spiegheranno l’esperienza di esiliati e prigionieri politici nell’Europa di oggi. L’altra tavola, sul ruolo dell’UE nella protezione dei diritti umani, sarà formata dall’avvocatessa Rachel Lindon, del team di giuristi che hanno portato il caso di Sànchez, Cuixart e Junqueras davanti ai tribunali ONU, insieme all’europarlamentare Lynn Boylan, membro della piattaforma per il Dialogo UE-Catalogna.
La sfida dell’assistenza di Puigdemont
Nell’ambito del Consiglio per i Diritti Umani, ma fuori dalla sede ONU, se organizza il Festival di Cinema sui Diritti Umani (FIFDH), il principale evento internazionale dedicato a questo tipo di cinema. La prossima domenica 18 marzo, nella giornata di chiusura, accoglie un dibattito sull’indipendenza della Catalogna con il presidente Puigdemont come ospite speciale. Il dibattito avrà luogo dopo la proiezione del film “Catalogne: l’Espagne au bord de la crise de nerfs” (Catalogna: la Spagna sull’orlo di una crisi di nervi).
Tre giorni dopo, mercoledì 21, il presidente pronuncerà una conferenza sull’indipendenza e l’autodeterminazione nell’Europa del XXI° secolo presso il Graduate Institute di Ginevra, l’università di rapporti internazionali più antica di Europa. La conferenza, include un dibattito che sarà moderato dal corrispondente della BBC, Imogen Foulkes.
Il viaggio di Puigdemont e Serret in Svizzera per assistere a questi eventi ha fatto scattare tutti gli allarmi al pubblico ministero spagnolo, che ha già chiesto di studiare la possibilità di chiedere il loro arresto e successiva estradizione e/o la limitazione del passaporto.
Finora, il portavoce dell’Ufficio Federale di Giustizia della Svizzera, Folco Galli, ha detto che non esiste alcuna possibilità di portare avanti un’iniziativa del genere nel paese elvetico.
traduzione Àngels Fita-ANC Italia
https://www.elnacional.cat/ca/politica/debat-catalunya-onu-drets-humans_248460_102.html

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