Vicent Partal – Vilaweb – 18.02.2016
L’attività del Tribunale Costituzionale spagnolo in questi ultimi mesi è davvero frenetica.Così tanto da pensare che addirittura fanno straordinari, vista la fissazione che hanno. Qualsiasi cosa o legge facciano il governo o il Parlamento della Catalogna va a finire là ed è velocemente sospesa e non autorizzata.
Questa frenesia è, in realtà, l’immagine perfetta dell’impotenza spagnola. Non possono utilizzare l’esercito contro la Catalogna –oltretutto perchè, di fatto, non hanno alcun esercito che possa essere effettivo in questo caso. Non sanno usare la strada della democrazia –che sarebbe la più semplice di tutte: urne e voto. E vedono che il Principato va per la sua strada e non aspetta più nulla nè nessuno. In questo, l’unità di azione nel parlamento spagnolo ci mostra veramente un cambiamento spettacolare.
Cosa è rimasto? Loro pensano che rimane la giustizia. E’ un grandissimo errore, perchè le legalità si creano, non cadono dal cielo. Ma loro vogliono credere in una sorta di destino divino che li proteggerà. E per questo motivo si dedicano a tentare di dettare norme mediante sentenze. Per quanto siano assurde e correndo il rischio di cadere nel ridicolo. Quale spiegazione giuridica può avere l’attacco al Dipartimento di Affari Esteri catalano se le funzioni di cui esso dispone si basano su un decreto del 2014 (n° 170), che il governo spagnolo non aveva finora mai criticato?
La tradizione li sostiene, invero: dopo mesi dall’indipendenza di Cuba, i tribunali spagnoli ancora trasmettevano risoluzioni all’isola, alle quali nessuno faceva caso oramai. Stanno imboccando la stessa strada.
Per me, possono riempire tutta la carta che vogliono. Ma mi sorprende che non siano coscienti che l’abuso che stanno compiendo si ritorcerà contro di loro. Il tribunale Costituzionale dovrebbe emettere sentenze in casi molto eccezionali. La sua autorità si basa su questo: è l’ultima risorsa, in teoria sarebbe l’arbitro supremo. Ma se emette una sentenza al giorno, le risoluzioni non fanno più impressione e, alla fine, non diventano neanche una notizia.
Credo che ciò sta già capitando. Con l’aggiunta ancora più importante in termini politici: dall’altra parte c’è gente, un governo, un parlamento, un paese, a chi tutto questo non fa più impressione. Il 9 di novembre 2014 ci fu una disobbedienza massiccia e da allora tutto è cambiato. Adesso i politici catalani guardano queste sentenze non più come qualcosa da rispettare obbligatoriamente, ma come una tessera in più nel puzzle della strategia politica.
E tutto fa pensare che, se si va avanti così, presto arriverà quel momento in cui la disobbedienza sarà sistematica. E il Costituzionale spagnolo ci farà ricordare quell’altro tribunale di Madrid che nel 1898, inviava carte su carte, in forma tanto solenne quanto inutile, a Cuba.
traduzione Angels Fita – ANC Italia
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MI SA CHE IL TRIBUNALE COSTITUZIONALE DI MADRID SI E’ TRASFORMATO NEL MEGAFONO DEI PARTITI OLTRE AD ESSERSI FUMATO IL CERVELLO. MA CON QUALE AUTORITA’ TENTANO DI BLOCCARE UNA SEDUTA DEL PARLAMENTO CATALANO LEGITTIMAMENTE VOTATO DAI CITTADINI. MI SA CHE CON LA GIUSRISPRUDENZA HANNO POCA DIMESTICHEZXZA, ANDREBBE CHIUSO
IL REFERENDUM CATALANO E’STATO INDETTO DA UN GOVERNO LEGITTIMAMENTE VOTATO DAI CITTADINI. LA DEMOCRAZIA SPETTA AL POPOLO E NON AI TRIBUNALI, MEN CHE MENO AI TRIBUNALI AMICI DEL GOVERNO.DOMANDA: COME PUO’ LO STATUTO CATALANO ESSERE DIVENTATO INCOSTITUZIONALE DOPO CHE E’STATO VOTATO DAL PARLAMENTO SPAGNOLO.
CHIUDO: PIU’ CERVELLI MENO GIUDICI DA SPETTACOLO, LE CONTROVERSIE DEVONO ESSERE RISOLTE PER VIA DEMOCRATICA NON CON LE MANI DEI GIUDICI.
LA CATALOGNA CHIEDE SOLTANTO DI TENERSI IL FRUTTO DEL PROPRIO LAVORO E NON SFAMARE TUTTI I SANTI GIORNI I GRATTACULI DI MADRID.