Due Premi Nobel per la Pace e altre personalità difendono il diritto dei catalani a votare

Attraverso il manifesto “Let Catalans vote”, dieci personalità internazionali hanno chiesto oggi che si consenta ai catalani di votare sul loro futuro politico. Il manifesto, reso pubblico sulla pagina web www.letcatalansvote.org, sottolinea che il modo migliore di risolvere i legittimi contrasti interni è il ricorso agli strumenti della democrazia”.
Pertanto, i dieci nomi fanno appello
“al governo spagnolo e alle altre istituzioni statali, così come alle omologhe istituzioni catalane, a lavorare congiuntamente per far sì che la cittadinanza catalana possa votare sul proprio futuro politico e affinché successivamente, sulla base del risultato, si aprano negoziati secondo il principio di buona fede”.

 Foto: Ja has llegit el MANIFEST INTERNACIONAL #LetCatalansVote ? Deu personalitats internacionals demanen que es deixi votar els catalans. Encapçalen la llista el Nobel Prize de la Pau Desmond Tutu i Adolfo Pérez Esquivel; tmb Ken Loach Saskia Sassen, Richard Sennett António Lobo Antunes Harold Bloom Bill Shipsey Paul Preston ... #CatalansWantToVote #CatalansVote9N  #Catalonia Comparteix!

La lista delle dieci personalità che appoggiano il manifesto è guidata da due Premi Nobel per la Pace, l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu e l’argentino Adolfo Pérez Esquivel.
La completano il regista cinematografico
Ken Loach; la sociologa olandese Saskia Sassen, docente alla Columbia University; il sociologo nordamericano Richard Sennett, professore della New York University; il prolifico scrittore portoghese António Lobo Antunes; il critico letterario nordamericano Harold Bloom, professore della Yale University; il produttore e attivista irlandese Bill Shipsey, fondatore di Art for Amnesty Internacional; lo storico e ispanista britannico Paul Preston, docente alla London School of Economics; il diplomatico nordamericano Ambler Moss, ex ambasciatore degli Stati Uniti.

Il Manifesto sottolinea che “impedire ai catalani di votare appare in contrasto con i principi ispiratori delle società democratiche”; una affermazione di particolare rilievo di fronte alle nuove manovre politiche spagnole tese a impedire la consultazione del 9 novembre. I promotori del Manifesto sono un gruppo di persone attive in ambito internazionale, coordinate da Eduard Vallory, presidente del Centro UNESCO di Catalogna. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito della campagna “Ara és l’hora” (È giunto il momento), guidata dalle associazioni della società civile Assemblea Nazionale Catalana (ANC) e Òmnium Cultural.

 Il testo del manifesto:
CONSENTITE AI CATALANI DI VOTARE

Una grande maggioranza di catalani ha manifestato, ripetutamente e in diverse forme, il desiderio di esercitare il diritto democratico a votare sul proprio futuro politico.
Questa ferma richiesta di votare discende da una lunga serie di contrasti tra i governi di Catalogna e Spagna sul grado di autonomia culturale, politica e finanziaria che deve essere garantita ai catalani, nonostante i numerosi tentativi di giungere ad una soluzione accettabile condivisa.
Come dimostrano i precedenti del Québec e della Scozia, il modo migliore di risolvere i legittimi contrasti interni è il ricorso agli strumenti della democrazia. Impedire ai catalani di votare appare in contrasto con i principi ispiratori delle società democratiche.
Pertanto, rivolgiamo un appello al governo spagnolo e alle altre istituzioni statali, così come alle omologhe istituzioni catalane, a lavorare congiuntamente per far sì che la cittadinanza catalana possa votare sul proprio futuro politico e affinché successivamente, sulla base del risultato, si aprano negoziati secondo il principio di buona fede.

Roma, 3 Novembre 2014

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