Quando i grandi della canzone italiana cantavano in catalano

In piena repressione della lingua catalana nella dittatura di Franco, in quel mondo di censura, paura e divieti, un gruppo di giovani riuscirono a coinvolgere dei famosi cantanti italiani (Jimmy Fontana, Rita Pavone, Gianni Morandi e Donatella Moretti) per produrre un 45 giri con quattro loro successi cantati in catalano (lingua allora proibita dal regime franchista).

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Venerdì 28 febbraio al Beba do Samba (Via dei Messapi 8, San Lorenzo) alle 20,30 concerto di GERARD SESE’, uno dei più amati e innovativi cantanti della scena musicale di Barcellona. Il “one man show” di Sesé al pianoforte sarà ispirato al “BarceRoma ’65, quando la melodia suonava come libertà”, un documentario in via di produzione sull’influenza musicale dell’Italia degli anni ’60 nella Catalogna oppressa dalla dittatura franchista. Sesé canterà una selezione di successi italiani dell’epoca tradotti in catalano fra cui “Azzurro” di Paolo Conte, “Ciao amore, ciao” di Luigi Tenco e “Parole, Parole” di Mina, oltre ad alcuni classici della “nova cançò” catalana dell’epoca e alcuni successi del suo repertorio, in uno spettacolo che è un omaggio ai legami culturali e musicali fra Italia e Catalogna.Barcellona 1965: in un’epoca in cui il rock anglosassone non aveva ancora monopolizzato il mercato, la musica italiana era un punto di riferimento in gran parte d’Europa: in Spagna, dove la dittatura di Franco schiacciava libertà politica, creatività e progresso sociale, l’Italia del boom era vista dai giovani come un sogno proibito e una speranza per il futuro.
http://www.totsuma.cat/projecte/1087/barceroma65
BarceRoma’65

http://www.totsuma.cat
BARCEROMA’65. Es tracta d’un documental de temàtica musical en el que a través d’entrevistes, arxiu …
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